sabato 3 dicembre 2011








































                                                                                   
                                                                                                                                      nicola e matteo

giovedì 10 novembre 2011

la storia del fumo!

























































































le creazioni del mondo secondo alcuni religioni!


Aristotele

Aristotele inizia la sua carriera di filosofo criticando la teoria delle idee di Platone. Naturalmente tale dottrina era discussa a fondo dal maestro e tra i discepoli, però Aristotele si distingue subito per averne affermata radicalmente l'inutilità. La teoria delle Idee, secondo Aristotele, complica inutilmente la spiegazione della realtà: le idee sono più numerose degli individui (se diciamo ad esempio che l'uomo è un animale razionale, troviamo in ogni individuo già almeno tre Idee, quella di uomo, di animale, e di razionale). Se poi si dice che gli individui sono simili all'Idea, si deve riconoscere che questo singolo uomo e l'Idea (di Uomo in sé) non sono simili di per sé (infatti l'individuo non possiede certo l'universalità dell'Idea, è un uomo in particolare e non l'Uomo in sé); devono allora essere simili in virtù di un terzo uomo che, sia simile da un lato all'Idea e dall'altro all'individuo; ma per poter far ciò, il terzo uomo ne esige un quarto, e questo un quinto e così via all'infinito. Insomma, il solco tra le Idee e gli individui si rivela incolmabile. Per sanare il radicale dualismo platonico bisogna dichiarare che reali sono proprio gli individui (ecco la trovata di Aristotele!): è nelle cose visibili che va cercata la causa stessa della realtà, degli individui, del loro divenire. Con l'abbandono del platonismo, Aristotele si dedica ad una sistematizzazione del sapere talmente profonda che egli sarà il culmine del pensiero greco antico. Non solo: le sue idee influenzeranno il mondo occidentale per molti secoli per cui non c'è branca del sapere che non abbia risentito dell'impronta, diretta o indiretta di Aristotele.
Aristotele divide le scienze in tre gruppi: le scienze teoretiche (la filosofia prima o metafisica, la fisica e la matematica), le quali ricercano la conoscenza disinteressata della realtà e si occupano dell'essere necessario (Dio, mondo, numero), mentre le altre si occuperanno dell'essere possibile (ogni altra cosa che esiste); le scienze pratiche, che comprendono l'etica e la politica, le quali ricercano il sapere per raggiungere la perfezione morale e sono di guida alla condotta umana; e infine le scienze poietiche o produttive (le arti e le tecniche), che ricercano il sapere in vista del fare, per produrre i vari oggetti.

CRISTIANESIMO ED EBRAISMO.
È un elemento fondamentale della fede cristian (e anche ebraica), che il mondo e tutti gli esseri animati e inanimati sono stati creati da Dio
Ci sono due racconti della creazione, corrispondenti grosso modo ai capitoli 1 e 2 dellaGenesi, il primo, tra i libri che compongono la Bibbia. 
La Bibbia specifica che il mondo fu creato in sette giorni e questa indicazione fu considerata un tempo in senso letterale. Oggi viene considerato solo il significato teologico del racconto, ivi compresa l'affermazione che la creazione ha avuto uno svolgimento temporale.
Secondo il libro della Genesi, Dio pre-esisteva eternamente all'ordine creato. La Genesi riporta il primo atto di Dio verso il mondo che noi conosciamo: "Dio creò..." (Genesi). Tutta la creazione, dalla luce delle stelle del cielo ai pesci del mare, alla compenetrazione tra polvere e soffio divino che ha dato vita all'umanità, furono creati da Dio per godere della meravigliosa natura e dell'ambiente della terra. L'uomo e la donna furono creati per riflettere la potenza di Dio, per amare e ben amministrare le risorse del mondo e per offrire preghiere a Dio.
Unica in tutto l'ordine del creato, l'umanità, uomini e donne, è l'unica portatrice dell'imago Dei, l'immagine (dall'ebraico tselem come in un bambino a immagine del genitore) di Dio tra le cose animate e inanimate del creato. In quanto portatori della sua immagine, gli esseri umani hanno il mandato di camminare in comunità con Dio, e di prendersi cura l'uno dell'altro e del mondo. Resistendo all'invito al "Noi" della comunità con Dio e con gli altri, gli esseri umani scelgono di vivere nell'"Io" dell'individualismo e dell'auto-realizzazione.
A questo punto della narrativa delle origini nella Genesi, gli esseri umani divennero, per usare le parole del teologo evangelico Francis Schaeffer, "indiscutibilmente piegati". Questo isolamento auto-inflitto muove l'anima umana verso l'auto-conservazione e l'auto-assorbimento. Questa "caduta nell'ombra", ha liberato percorsi distruttivi per la razza umana, e il bisogno di un Adamo redentore che scelga di vivere una vita in comunità con Dio, rovesciando così gli effetti della caduta.

Primo racconto della creazione (circa 500 a.C.)

Il primo racconto della creazione (1,1-2,3a) usa lo schema letterario dei sette giorni. In questo racconto Dio "crea dal nulla" tutte le cose e la sua opera creatrice consiste anche nel far passare il mondo dal caos all'armonia, dal disordine alla bellezza. Il racconto suppone cioè uno stato iniziale informe, in cui predominavano le tenebre e l'acqua.
Nel corso della creazione Dio opera tre separazioni (notte e giorno, cielo e terra, terra e mare) e tre abbellimenti (gli astri, gli animali, l'uomo), nella seguente maniera:
  • Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre .
  • Nel secondo giorno vengono separate le acque superiori (che si pensava stessero sopra la voltastellare) dalle acque inferiori . La concezione del tempo credeva che attraverso la volta celeste le acque superiori potessero filtrare, dando origine alla pioggia
  • Nel terzo giorno nelle acque inferiori viene separata la terra (1,9-10).
  • Viene quindi generato il regno vegetale (1,11-13).
  • Nel quarto giorno vengono poste nel firmamento le due luci maggiori, il sole e la luna (1,14-19: separazione del giorno dalla notte); bisogna notare però che essi vengono chiamati "luminare maggiore" e "luminare minore": l'autore biblico teme che si possano confondere con gli astridivinizzati dai popoli circostanti, e per questo non li chiama con il loro nome.
  • Nel quinto giorno vengono creati gli esseri marini e gli uccelli (ivi compresi LeviatanoBehemoth e Ziz), e vengono benedetti perché possano moltiplicarsi (1,20-23).
  • Nel sesto giorno vengono creati gli animali (1,24-25).
  • Viene poi creato l'uomo (1,26-31), con le seguenti caratteristiche:
    • deve dominare su tutto il resto della creazione;
    • è creato uomo e donna;
    • è creato a immagine e somiglianza di Dio;
    • è benedetto perché sia fecondo;
    • riceve in alimento i vegetali: semi e frutti degli alberi.
  • Il settimo giorno Dio cessa dal lavoro, e benedice e consacra il settimo giorno (2,1-3a). Ciò diventerà, nell'ebraismo, il precetto delriposo del sabato.
    L'uomo viene fatto simile a Dio, come Sua immagine e somiglianza sulla terra. Per sottolineare l'importanza e la diversità dell'uomo rispetto alle altre opere di creazione, vengono inseriti due particolari: il plurale nel soliloquio di Dio alla sua corte celeste e il riferimento ad un dialogo con gli esseri appena creati, che mette Dio in una relazione unica personale con l'uomo e la donna. Inoltre Il testo afferma che tutta l'opera della creazione è "buona"; invece della creazione dell'uomo e della donna si dice che è "molto buona", affermando in questa maniera la supremazia dell'essere umano su tutto il resto della creazione.
    L'opera creatrice verrà poi affidata all'uomo da curare e completare e con lo scopo di riprodurre.
    Il testo suppone implicitamente che Dio è eterno, cioè che esisteva prima di creare il resto delle cose.

    Secondo racconto della creazione (circa 900 a.C.) [modifica]

    In questo racconto Dio è come un vasaio, che impasta la polvere del deserto e crea una figura umana e poi la colloca in un'oasi nel deserto dove l'uomo può vivere in una condizione di armonia e di pace. Poi Dio viene alla sera a dialogare con l'uomo e l'uomo lavora ad abbellire il mondo e a custodirlo nella pace.
    Ma l'uomo non è solo intelligenza, lavoro, progresso, è anche fatto di sentimenti e ha bisogno di reciprocità. Questa può trovarla solo “nell'altro se stesso”, nella donna, dono di Dio, e grazie a essa l'uomo scoprirà l'amore.
    Vedi anche il concetto di Nuova creazione nella Bibbia.

chi solca i nostri cieli?

indovinate un po' chi solca i nostri cieli?
be' se non lo sapete è proprio un bel asteroide di nome YU55(credo)
questo asteroide YU55 dovrebbe essere sui celi dell'Italia.
pero' visibile solo con un telescopio.
(adesso manca solo che anche quello atterri sulla liguria,cosi' almeno siamo a posto!!!!!!!

giovedì 20 ottobre 2011

DOVE NASCONO LE STELLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!2!!!!!!!!!!!!


Milioni di anni dopo alcuni archeologici di”oggi”incominciarono a fissare delle date in cui potevano essere scoperte le costellazioni da persone più o meno del medio evo. Dal momento che capirono che il cielo influiva con la coltivazione,incominciarono a studiarlo(in fatti il cielo fu incominciato a studiare dai tempi più antichi).L'alternarsi delle 12 costellazioni dello zodiaco,era molto importante per loro. Quando scoprirono questa misteriosa striscia luminosa,via del latte,era molto misteriosa e spaventosa e rimasta misteriosa fino al 1700 anche se il signor Galileo confermasse un addensamento di stelle distanti anni luce da noi.
Per fortuna oggi sappiamo tutto di loro,cosa sono come si formano come sono come si distruggono e possiamo ricostruire com'era l'universo 15miliardi di anni fa ma non possiamo sapere com'era prima e se c'era un prima.
Oggi il celo è solo conosciuto dai lavoratori che lavorano grazie a quello oppure dagli scienziati che lo studiano( perché ormai la terra è piena di luce artificiale costruita da noi che ormai ci impedisce di riuscire a guardare il cielo di notte).
LA VELOCITA' DELLA LUCE
La distanza che la luce percorre in un anno. Un anno luce è pari a circa 900300miliardi km.
la sua velocità
Si ottiene moltiplicando la velocità della luce c = 300000km/secondo per il numero di secondi contenuti in un anno, pari a circa 31 milioni
900300miliardi Km

martedì 18 ottobre 2011

DOVE NASCONO LE STELLE!!!!!!!!!!!!!!

Fin dal tempe dalle caverne,le persone furono impauriti dal cielo.
I grandi spostamenti della luna(cioè giorno e notte)cosi' facilmente notabili dalle notte all'alba li impaurivano.
Che cosa erano tutte quelle luci che brillavano nel cielo di notte?Perche certe volte”cadevano”?
Ci vollero molti decenni per capire che questi fenomeni erano normali.
Di generazione in generazione capirono che era normale,col passare delo tempo il cielo divenne familiare e poi quelle misteriosi luce che apparivano erano assolutamente normale.
A forza di guardare nel cielo capirono i cambiamenti,(le stagioni)capirono che in un certo periodo dell'anno veniva sempere freddo(autunno,inverno)e in vece in un altro periodo caldo(primavera,estate).
In seghito si resero conto che le stelle unite formavano delle”immagini”,le cosiddette costellazioni(in cui loro davano nomi in base alla loro”forma”).
Milioni di anni dopo alcuni ascro archeologi di”oggi”incominciarono a fissare delle date in cui potevano essere scoperte le costellazioni da persone più o meno del medio evo.Dal momento che capirono che il cielo influiva con la coltivazione,incominciarono a studiarlo(in fatti il cielo fu incominciato a studiare dai tempi più antichi).L'alternarsi delle 12 costellazioni dello zodiaco,era molto importante per loro.Quando scoprirono questa misteriosa striscia luminosa,via del latte,era molto misteriosa e spaventosa e rimasta mistariosa fino al 1700 anche se il signor Galileo confermasse un addensamento di stelle distanti anni luce da noi.
Per fortuna oggi sappiamo tutto di loro,cosa sono come si formano come sono come si distruggono e possiamo ricostruire com'era l'universo 15miliardi di anni fa ma non possiamo sapere com'era prima e se c'era un prima.
Oggi il celo è solo conoscuto dai lavoratori che lavorano grazie a quello oppura dagli scienziati che lo studiano(perche ormai la terra è piena di luce artificiale costruita da noi che ormai ci inpedisce di riuscire a guardare il cielo di notte).
LA VELOCITA' DELLA LUCEL'anno luce è la velocita che la luce percorre in un anno la sua velocità
VELOCITà DELLA LUCE MOLTIPLICATA PER IL NUMERO DI SECONDI CHE NOI TROVIAMO IN UN ANNO
900300miliardi Km

Appunti di un testo di:Margherita Hack

lunedì 17 ottobre 2011

LETTURE SOTTO L'OMBRELLONE

TITOLO: Quando Hitler rubò il coniglio rosa
AUTORE: Judith Kerr
Anna e Max sono due bambini berlinesi di origine ebrea, di 8 e 10 anni. La loro famiglia è benestante; il padre è un famoso scrittore. Prima delle elezioni in Germania, sui muri, i cartelloni propagandistici fanno capire che i nazisti di Hitler sono contro gli ebrei, allora il padre decide di partire con la famiglia per la Svizzera. Anna deve decidere se portare con se un vecchio coniglio di peluche rosa, oppure, un nuovo cagnolino di peluche ricevuto a Natale. Anna decide per il cagnolino. Il viaggio per Zurigo è stancante e tribolante, perché comunque le guardie tedesche controllavano i passaporti e cercavano di capire se loro fossero ebrei. Quando arrivarono in Svizzera, Anna si ammalò e rimane a letto per due mesi, la famiglia deve trasferirsi in una pensione più economica; qui Anna e Max fanno amicizia con Zrenee e Franz e frequentano la stessa scuola.
Il padre, però, non riesce a lavorare perché nessuno vuole pubblicare i sui articoli, in quanto è antinazista. Allora decide di trasferire nuovamente la famiglia in Francia a Parigi, sopportando un altro luongo e tribolato viaggio. Quando arrivarono a Parigi, si sistemarono in un appartamento piccolo e hanno difficoltà perché non conoscono il francese. Fanno molta pratica per imparare a scuola e a integrarsi con gli amici. Inoltre il padre non ha lavoro e mancano i soldi per i vestiti e il mangiare.
Decide così di mandare in Inghilterra una sceneggiatura per il cinema sulla vita di Napoleone che lui ha scritto; dopo un po' di tempo vine accettato e così tutti devono trasferirsi di nuovo. Questa volta a Londra dove però suo padre avrà i soldi.

CASA EDITRICE: BURagazzi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: novembre 2010
EURO: 8,90
NOTIZIE SULL'AUTORE: Judith Kerr, (Berlino, 1923) ha lasciato la Germania all'etò di 11 anni per rifugiarsi nel Regno Unito; dove vive tutt'ora. È scrittrice e sceneggiatrice. La storia narrata in “ Quando Hitler rubò il coniglio rosa” in parte autobiografia. Il libro è stato dedicato ai suoi genitori, Julia e Alfred Kerr.
RECENSIONE: il libro ci è piaciuto molto ed è stato interessante, e rispetto ad altri libri sulla Seconda Guerra Mondiale è stato più facile e meno triste. Abbiamo capito che la vita degli ebrei non è stata facile, perché non avevano un luogo stabile dove poter vivere e stare sereni e perché erano sempre perseguitati dei soldati tedeschi e da Hitler
DI: Elena Antognetti, Elisa Cagnoli, Emanuela Pellistri, Matteo Bussini.